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Giustizia – approvata in via definitiva la legge di conversione del dl. 2020, n. 28 - La Camera dei Deputati ha definitivamente approvato il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 28 del 2020 (AC 2547), che detta misure urgenti in materia di intercettazioni, di ordinamento penitenziario, di giustizia civile, penale, amministrativa e contabile e per l'introduzione di un sistema di allerta Covid-19 – Testi e dossier lavori parlamentari.
Rassegna della giurisprudenza penale di legittimità 2019 – Pubblicata la rassegna tematica della giurisprudenza penale della Corte Suprema di Cassazione dell’anno 2019 - Relazione dell’Ufficio del Massimario del 24.6.2020.
P.M. – tribunale del riesame – annullamento di ordinanza di custodia cautelare per incompetenza – impugnazione - Sussiste l’interesse del pubblico ministero ad impugnare il provvedimento con il quale il tribunale del riesame, rilevata l’incompetenza del giudice per le indagini preliminari, annulli, per carenza delle condizioni di applicabilità, l’ordinanza con cui quello stesso giudice ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere, se l’impugnazione è funzionale a garantire il tempestivo intervento del giudice competente (Cass. SS.UU. 2020, n. 19214; dep. 24.6.2020).
P.M. – rigetto richiesta di misura cautelare - appello - misura cautelare applicata in appello - interrogatorio di garanzia - necessità – esclusione - In caso di applicazione di una misura cautelare personale da parte del tribunale del riesame, in accoglimento dell'appello proposto dal pubblico ministero avverso la decisione di rigetto del giudice per le indagini preliminari, non è necessario procedere all’interrogatorio di garanzia a pena di inefficacia della misura suddetta, atteso che il diritto di difesa è già assicurato dall’instaurazione del contraddittorio in sede di impugnazione cautelare (Cass. 2020, n. 17274; dep. 5.6.2020).
Mandato di arresto europeo - rischio di trattamenti inumani o degradanti - rifiuto dello stato di esecuzione – possibilità – limiti - Alla luce della giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (Grande Sezione, 15 ottobre 2019, Dorobantu, C – 128/19 e Corte di giustizia, 25 luglio 2018, Generalstaatsanwaltschaft, C-220/18), qualora lo Stato emittente abbia fornito assicurazioni che la persona interessata non subirà un trattamento inumano e degradante, l’autorità giudiziaria dello Stato di esecuzione può rifiutarsi di eseguire la richiesta solo quando, sulla base di elementi precisi, riscontri comunque il pericolo che le condizioni di detenzione siano contrarie all’art. 4 della Carta dei diritti fondamentali UE (Cass. 2020, n. 18352; dep. 16.6.2020).
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